Figli della Seattle musicalmente rivoluzionaria dei ‘90, i Mad Season rientrano tra le più memorabili, scure e tossiche rock band apparse a metà di quel decennio. Il loro unico disco resta Above, una meteora avvolta nelle tenebre sputata persino dall’inferno. Un album crudo, intenso, tetro, per certi versi espiatorio, intriso di autocommiserazione e rimpianto ma cantato e musicato con istinto ferino e accorata passione.
La voce tagliente di Layne Staley (Alice In Chains) e la chitarra straziante di Mike McCready (Pearl Jam) marcano un sound opprimente eppure liberatorio, che piomba nelle profondità di sinistre melodie e risorge grazie all’audacia ritmica del batterista Barrett Martin (Screaming Trees) e del bassista John Baker Saunders (The Walkabouts, Lamont Cranston band).
Un album scevro da distinzioni tra brani validi e momenti minori poiché concepito come un unicum drammatico e sincero, rappresentato dal vivo il 29 aprile 1995 durante una storica performance al Moore di Seattle. Uno show controverso che evidenzia tutta la grandezza dei musicisti e, allo stesso tempo, denuncia il raccapricciante stato in cui versano individui sospesi in una dimensione a metà tra questo e l’altro mondo. McCready, pelle e ossa, sogghigna mentre saltella sul baratro e Layne, immobile, ci è già dentro. Ha lo sguardo assente, la faccia smunta e le mani, martoriate dalle ripetute offese degli aghi, coperte con guanti che rappresentano l’ultimo avamposto del pudore. Ma il live è superbo. Un concerto ripreso dalle telecamere guidate dal solerte Duncan Sharp (insigne fotografo e regista di Seattle) remixato e rimasterizzato in occasione della pubblicazione della Deluxe Edition di Above. Annunciata dalla Legacy Recordings per il prossimo 2 aprile, questa nuova edizione comprende il DVD con le immagini integrali del concerto, il disco con le tracce audio e l’immancabile album originale con interessanti bonus tracks. Tra queste spiccano la cover di I Don't Want to Be a Soldier (John Lennon) e tre nuove canzoni, scritte e cantate da Mark Lanegan, per il seguito mai realizzato di Above. Un secondo capitolo discografico che i Mad Season riescono a malapena ad abbozzare a causa della persistente condizione di tossicodipendenza di Layne Staley spentosi, dopo una tormentata esistenza, nel 2002. Una fine che era già toccata al compagno John Baker Saunders, morto per overdose tre anni prima. Un mesto epilogo evitato da Mike McCready capace di ingaggiare una lotta titanica, nonché vincente, con i propri demoni.
A rimpolpare la preziosa riedizione di Above, il video del concerto del capodanno 1995, al RKCNDY di Seattle, e le due apparizioni al Self-Pollution Radio voluto da Eddie Vedder.
Diciotto anni dopo il debutto, Above si conferma tenebrosa meteora di prima grandezza.
Mad Season - Live at The Moore Theater from DSF on Vimeo.
Nessun commento:
Posta un commento