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mercoledì 5 novembre 2014
Medimex 2014
Tre giorni zeppi di coinvolgenti incontri capaci di soddisfare la curiosità degli addetti ai lavori e di appagare il pubblico. La contabilità finale del Medimex è di rilievo: oltre 16mila presenze, 120 appuntamenti e 18 ore di musica live. Grande seguito, insomma, per la quarta edizione della fiera dell’innovazione musicale.
I panel hanno cercato di analizzare le best practice da cui ripartire per un rilancio dell’economia musicale. Non facile, ma parlarne con i protagonisti, case discografiche, artisti e portatori di nuove tecnologie, è stato utile soprattutto per proporre – senza ipocrisie e senza sterili polemiche – qualcosa in più delle sole incognite.
Tutti gli intervenuti – tra questi Ivano Fossati, Giorgia, Malika Ayane, Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri, Renzo Rubino, J-Ax – hanno cercato di offrire la propria esperienza sul personale modo di interpretare il rapporto con la musica. Non sono mancate cadute di stile e saccenteria, ma quelle erano inevitabilmente incluse nel lotto. Meno significativa dal punto di vista sostanziale, ma comunque da menzionare anche solo per il peso dei suoi trascorsi, la presenza di Vasco Rossi che ha presentato alla stampa Sono innocente, il suo nuovo disco di inediti.
La Puglia conferma, così, la tendenza creativa degli ultimi anni e rimarca un profilo decisamente votato all’arte musicale: è davvero piacevole riscontrare che i cosiddetti “stati generali” della musica italiana si incontrano a sud da ormai quattro anni. Una bella iniziativa che tutti si augurano confermata con l’insediamento del prossimo governo regionale.
Insieme ai big, o comunque a chi è già noto al pubblico, sono risultate azzeccate le band selezionate per i concerti serali. Particolarmente apprezzabili gli showcase offerti da The Ringo Jets (straordinari figli della cruda tradizione elettrica) e da Jack Savoretti (molto più USA che UK). Conferme, per lo meno di seguaci sottopalco, per Brunori Sas, Diodato e Mannarino: i loro concerti hanno registrato il tutto esaurito. Come pure affollati sono risultati i pacati live di Cristina Donà, dell’Orchestra Di Piazza Vittorio con Ginevra Di Marco e degli esotici Dakhabrakha.
A dare un senso di partecipazione “alla pari” è stato il contributo di quegli artisti che hanno piacevolmente socializzato tra i corridoi dello spazio fieristico con pubblico e giornalisti. Anche questo è stato il grande merito della tre giorni barese: aver favorito il reale annullamento di ogni distanza tra palco e pubblico lasciando emergere il lato più affabile e cortese dei presenti.
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2 commenti:
Bè, per le fotografie si può dire solo una cosa: bravissimo Francesco !
Fabio Palmisano
La presenza di un fotografo vero al mio fianco - http://tinyurl.com/nq4dzjj - mi ha galvanizzato ;-)
Grazie Fabio!
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