In Satori, Take Me Away, armonie rilassate e ritmi blandi connotano la cifra stilistica delle otto tracce. Trentadue minuti alla ricerca di quella “illuminazione improvvisa” (evocata dal nome del disco) che il musicista trova in quella terra di mezzo lambita da blues e jazz.
Chitarra, voce e strambi testi inglesi plasmano brani autografi impreziositi dalla reinterpretazione asciutta e moderna di St. James Infirmary, traditional che non ha autore ma uno stuolo di interpreti di primo piano.
I’m A Mess, contagiata dal Chicago blues, e Birthday Party, jazz crepuscolare eppure guizzante, i punti fermi di un lavoro concepito nella quiete, ideale dimensione per apprezzarlo.
Disponibile esclusivamente in forma liquida, Satori, Take Me Away è fruibile tramite il website di Matt Confusion.
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