Il 28 settembre esce Sulla Strada, singolo che anticipa l'omonimo album di Francesco De Gregori.
Il rischio di trovare un filo conduttore tra il brano del cantautore romano e il capolavoro di Jack Kerouac è tangibile. Stesso titolo d'impatto e stesso fremito suscitato dal ricordo di quell’unico grande corridoio che buca montagne e sorvola acque, che taglia campagne e scivola tra paesi.
Di nuda terra o di grigio asfalto, coperta dalla pioggia o spaccata dal sole, profetica rivelatrice che conduce al bene o al male, la strada è (ed è sempre stata) fabbrica di metafore e cibo per l’immaginazione. E’ lì che gli artisti trascinano i piedi e sbattono la faccia tra polvere da ingoiare e una destinazione da scoprire; è lì che si incontrano esempi da calare in romanzi e canzoni. Ed è da lì che riprende il cammino di un Francesco De Gregori pronto a ripercorrerne curve e dossi, con la chitarra a tracolla, un cappello a saldare i pensieri e le tasche piene di parole come sassi. Anche se non è al manifesto della Beat Generation che il musicista si è ispirato, o per lo meno, non consapevolmente.
Sulla Strada è un brano dai caratteri pertinenti con lo stile che contraddistingue l'ultimo De Gregori, quello col cuore all'America e la voce stropicciata.
Il disco del troubadour italiano sarà disponibile dal prossimo 20 novembre.
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