Si chiamano Maia, vengono dall’Inghilterra e promuovono un miscuglio che loro stessi definiscono “sci-fi folk pop”. Folk-pop-fantascientifico insolito ed epidemico che potrebbe ricordare il mood contemplativo dei Fleet Foxes e l’orientamento psichedelico dell’Incredible String Band.
Sia pure giovanissimi, i quattro creano docili melodie e moderano il ritmo con intramontabili strumenti acustici del costume popolare, ma ad ukulele, mandolino, banjo, tromba e cajon fanno da sfondo video non convenzionali.
Da qualche mese è online quello che accompagna il singolo Zuma Aluma, interamente girato con una tecnologia moderna eppure accessibile a chiunque. Le riprese sono state effettuate con il solo ausilio di un iPhone 4S e – per colmare di gioia gli stakeholder della Apple – la successiva elaborazione ha previsto l’impiego di un iPad 2. Nient’altro.
Forse meno originale, ma comunque bizzarro, risulta anche il clip che accompagna il nuovo singolo The Grandfather Plan, altro brano che troverà spazio in Pepper Stars, secondo disco della band in uscita per fine novembre.
Ragazzi sedotti dal vintage eppure hi-tech addicted: i Maia producono musica e video con equipaggiamento essenziale, associando tradizione e innovazione con esiti positivi. Un valido espediente per l’autopromozione in tempo di crisi.
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