Segnali di inquietudine provengono dall'ambito artistico, letterario, sociologico e persino politico.
Arundhati Roy, autrice fuori dal coro, ha intravisto nella protesta di Occupy Wall St. "una lotta per la giustizia, non solo per gli U.S.A. ma per tutti". I ragazzi di Zuccotti Park hanno dato vita a un movimento spontaneo sorto nel "cuore stesso dell'impero" che ha trasmesso speranza e ha contribuito ad articolare una visione alternativa al sistema che tende a trasformare "tutti i suoi cittadini in zombie irretiti dall'equazione tra consumismo insensato, felicità e realizzazione personale" [1].
Un po' quello che dice la nuova strepitosa rivisitazione di ¿Which Side Are You On? a cura di Ani DiFranco.
L'immortale inno dei lavoratori, reso celebre da Pete Seeger, è il motivo trainante del nuovo album della folksinger americana.
Un link al passato per indagare il presente.
Sublime.
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[1] Tratto da We are all Occupiers (The Guardian).
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