Offre spunti misteriosi e interessanti la carriera di Francesca Lago. Dopo un avvio costellato di autorevoli collaborazioni (Marc Ribot, Eugenio Finardi e Carmen Consoli), un arcano ritiro dalle scene la tiene nell’ombra per oltre un decennio. Riappare oggi con Siberian Dream Map, primo vero full-length dai tempi di Mosca Bianca (1997).
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