venerdì 27 maggio 2011

Nebraska

Gli anni ’80 statunitensi si schiudono su posizioni politiche arroccate, conservatrici, che tendono a demolire i rimasugli del welfare state e a riprendere la corsa agli armamenti. Il paese è governato da una classe dirigente che istiga ad agguantare effimeri successi personali, a compiacersi del proprio giardino curato e del frigo pieno, della macchina nuova e del dossier titoli gonfio. Il nuovo corso è imperniato sull’egocentrismo che accresce il divario tra ricchi e poveri e dilania l’equità sociale nel segno del populismo, instillato dai media, e celebrato da un leader che dissimula le difficoltà dietro una scialba faccia da guitto hollywoodiano. Nei primi tempi gli storyteller tacciono e una ragguardevole parte del mondo musicale riesce a dare il peggio di sé, disertando e lasciando il campo a fenomeni da baraccone ad uso e consumo delle masse stordite da MTV.

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(Foto di Frank Stefanko)

giovedì 26 maggio 2011

War it's just a shot away

Oh, a storm is threat'ning
My very life today
If I don't get some shelter
Oh yeah, I'm gonna fade away

War, children, it's just a shot away
It's just a shot away
War, children, it's just a shot away
It's just a shot away

Ooh, see the fire is sweepin'
Our very street today
Burns like a red coal carpet
Mad bull lost your way

War, children, it's just a shot away
It's just a shot away
War, children, it's just a shot away
It's just a shot away

Rape, murder!
It's just a shot away
It's just a shot away

Rape, murder!
It's just a shot away
It's just a shot away

Rape, murder!
It's just a shot away
It's just a shot away

The floods is threat'ning
My very life today
Gimme, gimme shelter
Or I'm gonna fade away

War, children, it's just a shot away
It's just a shot away
It's just a shot away
It's just a shot away
It's just a shot away
I tell you love, sister, it's just a kiss away
It's just a kiss away
It's just a kiss away
It's just a kiss away
It's just a kiss away
Kiss away, kiss away

(music and lyrics by The Rolling Fucking Stones, 1969)

giovedì 12 maggio 2011

Baroque - Rocq

La copertina di Rocq è resa quasi anonima da un bianco essenziale e cospicuo, ma il suo contenuto è eccentrico e validissimo. I Baroque mantengono fede al nome che portano sfoggiando nuove creazioni sfarzose, appunto barocche, che a tratti risultano una seconda pelle, a tratti costringono come una maglia infeltrita. L’album dei torinesi richiama certi fronzoli dei Queen ma ad essi somma l’energia, la freschezza e l’insolita strafottenza di chi vuole demolire le certezze di un’editoria discografica che già da tempo non osa più.

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mercoledì 11 maggio 2011

Hal Flavin - The Talk

Lettering e grafica richiamano un mondo fantascientifico, la soglia d’ingresso in una realtà virtuale che non lascia adito a dubbi. The Talk degli Hal Flavin è un EP di musica elettronica, anzi, bionica fin nelle ossa. Sono le macchine a tenere in vita il cuore del mini album: ne diminuiscono il battito quando le atmosfere si fanno gelide, o lo aumentano se le armonie suonano più calde e avvolgenti.
Con l’ausilio di computer programming e dispositivi elettronici, i lussemburghesi assemblano cinque tracce che fluttuano veloci tra synth, profonde linee di basso, voci filtrate da effetti e lontani echi di chitarra elettrica.

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martedì 10 maggio 2011

Le Orme - La via della seta

Quando mi sono ritrovato l'ultimo disco de Le Orme tra le mani m'è venuta l'ansia: loro sono il progressive italiano! Sono l'istituzione del genere qui e nel mondo. Ricevere Le vie della seta è stato un graditissimo onore, scriverne un grandissimo onere.
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Le Orme su La via della seta: sembra una frase di senso compiuto. E’ unione, invece, tra il nome dello storico gruppo italiano e il titolo del loro nuovo album.
Le Orme è band longeva che calca le scene da oltre quattro decenni: è stata avanguardia del prog italiano, destinataria di notorietà internazionale, piccola orchestra che ha influenzato innumerevoli gruppi. Teoricamente non avrebbe più nulla da dimostrare. E allora perché si ripresenta sul mercato discografico? Perché rischia di compromettere un percorso costellato di successi? Gli indizi riconducono alla passione per la musica, un trasporto che non prevede calcoli.

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lunedì 9 maggio 2011

59ers - Psychorama

Dapprima esaltato, poi accusato di inerzia, festeggiato per il risorgimento e depennato per presunta estinzione. Il rock è duro a morire! E di rock’n’roll indistruttibile, primordiale e incendiario è colmo Psychorama dei 59ers.
[...]
Tre pescaresi dal cuore a stelle e strisce armati di contrabbasso, chitarre proto punk, poderose percussioni, ottoni, capelli impomatati e occhiali ‘à la Buddy Holly’.
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