Joan Wasser se ne va in giro per Novoli, da sola, a scattare fotografie ai monumenti.
Quando la incontro in un bar dove mi sono rintanato costretto dalla pioggia, scambiamo due chiacchiere. La scena è buffissima: io tento di rimanere serio, lei, calotta da aviere, pantaloni di pelle rossa attillati e scarponi militari, è seria. Stringe una bottiglietta d'acqua sotto braccio. Piena e aperta: senza accorgersene allaga il bar.
Sceglie alcuni macaroons (pasticceria secca) e fa di tutto per non farseli offrire. Invano.
E poi c’è lo show. Appagante. Joan canta assorta nel suo mondo senza mai staccare i piedi dalla terra che la ospita. E’ autentica quando risponde agli applausi con decine di “thank you”. Meno sincera sembra la meraviglia che mostra per un paesino dal fascino discreto ma antico (“really amazing”).
Finito il concerto autografa decine e decine di dischi e si presta a scatti fotografici con chiunque.
A me tocca la dedica su The Deep Field con tanto di ringraziamento per i macaroons.
Lontana dal divismo, Joan è una donna dal carattere davvero apprezzabile e una musicista che merita maggiore successo. Le confido il mio pensiero sulla sua musica, che poi è anche un augurio, e lei mi risponde con senso di responsabilità misto a pudore: “I try, I try!”.
Fantastica.
Setlist:
1. The Action Man*
2. The Magic*
3. Chemmie*
4. Hard White Wall**
5. Anyone***
6. Run for Love*
7. Flash*
8. Nervous*
9. Save Me***
10. Kiss the Specifics*
11. Forever and a Year*
12. Eternal Flame***
13. I was Everyone*
14. Real Life***
* (dall’album The Deep Field, 2011)
** (dall’album To Survive, 2008)
*** (dall’album Real Life, 2006)
Foto e video di Antonella Campese. Thank yoooooouuuuuuuu! :-)
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