Anche la musica ha i suoi santuari. Templi in cui raccogliere le idee, trovare la concentrazione, ricreare quel sound che ronza in testa, scovare la nota giusta che fa vibrare il cuore. Luoghi in cui provare a trasformare una suggestione personale in un balsamo universale.
A Los Angeles, ad esempio, ci sono i Sound City Studios: un'istituzione, il laboratorio dove Neil Young ha inciso After The Gold Rush e i Nirvana Nevermind.
Proprio all'ex batterista di questi ultimi, Dave Grohl, è venuto in mente di girare, nelle inedite vesti di regista, un documentario sui leggendari studi siti nel distretto losangelino di Van Nuys.
Il film si chiama proprio Sound City e porta in dote una nutrita serie di testimonianze. Ad aprire l'archivio delle memorie si sono prestati primi attori del rock come Tom Petty, John Fogerty, Lars Ulrich, Josh Homme, Rick Rubin e lo stesso Grohl (solo per citarne alcuni).
Storie, curiosità, aneddoti e l'accento posto sul dualismo vissuto oggi in sala d’incisione tra la sconfinata offerta tecnologia del digitale e quel "calore" vintage e romantico che solo l’analogico pare forgiare. Questo, in sintesi, il soggetto del lungometraggio. Ma l'atteso progetto non si esaurisce qui. Il raduno in una location così prestigiosa ha invogliato il cast a realizzare brani inediti inclusi nella compilation Sound City: Real To Reel, complemento sonoro alle immagini. Dave, collante di queste super band, suona in tutti i pezzi. Il disco annovera anche quella Cut Me Some Slack da lui eseguita insieme a Paul McCartney, Krist Novoselic e Pat Smear il 12 dicembre scorso al Madison Square Garden, durante il concerto per la raccolta fondi in favore delle vittime dell'uragano Sandy.
La pellicola verrà presentata al Sundance Film Festival il 17 gennaio prossimo, ma è già pre-ordinabile tramite iTunes.
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