mercoledì 28 gennaio 2015

Melissa Etheridge - This Is M.E.

In quasi tre decenni di carriera Melissa Etheridge* si è guadagnata i favori di un vasto pubblico e prestigiosi riconoscimenti (Grammy Award, Academy Award e addirittura una stella sulla Hollywood Walk of Fame). Successi che ne hanno certificato il meritato valore artistico e che, forse, hanno provveduto a mitigare il contraccolpo pregiudizievole di quell’opinione pubblica acerba destinataria, nel 1993, di un coming out imprevisto. Forse proprio questi due elementi – un seguito fedele e una sincerità che scuote ogni sorda potenza – hanno spinto Hetheridge a plasmare This Is M.E., un album personale che inquadra la sfera sentimentale.

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* Melissa Etheridge ha raccolto consensi di pubblico e critica in una carriera che ha spinto sull’acceleratore del cantautorato al servizio del pop/rock. Tanta sostanza, soprattutto tra i solchi dei primi dischi, e un look da dura consumata. Personalità da vendere – con tanto di pubblica ammissione di omosessualità – e ostinazione le valgono il titolo di paladina del movimento LGBT e autorevole testimonial per la lotta contro il cancro (che l’ha colpita dieci anni fa).

Ha tratti identitari che ne nutrono l’ego. La sua voce potente si fa largo tra rivali che non hanno la stessa ruvida espressività, la chitarra a tracolla e poi stivali, jeans, giacche di pelle: tutto rimanda all’iconografia resa celebre da Bruce Springsteen, non per altro, suo eroe dichiarato. E’ un pregio che diventa quasi condanna: l’etichetta non se la toglie più di dosso, ma questo non le impedisce di scalciare ancora oggi, a 54 anni, neanche fosse una debuttante in cerca di un posto al sole.
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