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Tanto taciuta quanto tangibile. In Messico la guerra tra le fazioni criminali e la polizia ha provocato 60.000 vittime tra il 2006 e il 2012. Un’ecatombe che non fa scandalo e non riveste troppa importanza mediatica. E allora è l’arte, per quanto possibile, a farsi carico di denunciare.
Israel Martínez coniuga musica, lavori grafici e video installazioni per raccontare l’orrore e le trasformazioni del suo Paese.
The Minutes cerca di argomentare la crescente angoscia della popolazione e il totale isolamento a cui è costretta. Il disco è duro, difficile, volutamente alienante incentrato esclusivamente su suoni registrati in ambienti urbani o bucolici, generati da computer o da asfittica elettronica. Musica impropria dai tratti alternativi, risonanza acustica intrecciata a echi sinistri.
Sperimentazione che è cronaca, cruda, originata da una triste visione.
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