domenica 25 settembre 2011

Nevermind weekend - In Bloom

"Tutti i gruppi punk avevano nomi violenti, incazzati. Io volevo qualcosa di differente : un nome che fosse bello, positivo, spirituale".
(Kurt Cobain)

Nevermind weekend - Lithium

"Quando ho sentito per la prima volta Nevermind sono rimasto semplicemente scioccato. E sono stato felice che Kurt Cobain abbia fatto una splendida cover della mia The Man Who Sold The World. Mi spiace solo di non averlo mai incontrato".
(David Bowie)

"Quando ho sentito Nevermind ho capito che quel ragazzo che cantava aveva una vibrazione, un qualcosa che sembrava quasi diabolico. Una sera sono andato a vederli a New York: Cobain ha spaccato gli strumenti poi si è gettato in mezzo al pubblico. Poco dopo l'ho viso mentre andava al bar: indossava una maglietta degli Stooges. Mi sono sentito fiero".
(Iggy Pop, cantante negli Stooges)

"Credo che nessuno di noi sarebbe qui, stasera, se non fosse per Kurt Cobain".
(Ed Vedder dal palco del Patriot Center di Faifax in Virginia, la sera dell'8 aprile 1994)

sabato 24 settembre 2011

Nevermind weekend - Nevermind compie 20 anni

Esce in questi giorni la nuova edizione di Nevermind. Quattro CD (70 brani per metà inediti), un DVD (live at Paramount) e un corposo booklet (90 pagine) per celebrare i vent’anni di una pietra miliare del rock. Il più noto album dei Nirvana, originariamente pubblicato nel 1991, è stato fulmine inceneritore di una gerarchia musicale consolidata. Ha inciso una nuova norma, chiara e inviolabile, sulla tavola dei comandamenti rock: distruggi la tavola dei comandamenti.
E’ rivoluzione! Testi, musiche e persino look di Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl mettono in fila adepti, conquistano media, catturano pubblico e critica. Nevermind catalizza il simultaneo interesse di giovani lontani da eminenti centri urbani zeppi di vita e da ragazzi discriminati dall’american way of life opulento e ingannevole. Per questi emarginati, solitudine, senso di smarrimento e di estraneità vengono esorcizzati e, almeno in parte, annientati da musica implacabile. I concerti mutano da spettacoli a riti collettivi che individuano nel pogo il modo per scrollarsi di dosso frustrazioni e per affrancarsi dalla rabbia.
Kurt Cobain blinda un intimo pensiero e lo porta alla ribalta: quel nebuloso e persistente desiderio di qualcosa che non esiste e, forse, non può esistere. Nevermind ha quel retrogusto amaro ma rassicurante che deriva dalla quiete di pensieri ristagnanti nella tristezza. Finalmente chi è solo, trova il consenso di altre solitudini. Qualcuno là fuori si contorce e sbraita riflessioni negative con coraggio e autorità. Per dirla alla maniera di Kurt Danielson dei Tad (altro gruppo della scena di Seattle), “il perdente è l’eroe esistenziale degli anni ‘90”.

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Nevermind weekend - Smells Like Teen Spirit

venerdì 23 settembre 2011

Nevermind weekend - cont'd

"Ci ho ragionato su ma non sono arrivato a una conclusione logica. Posso dire che è meglio di tanta merda commerciale infilata a forza in gola alla gente".
Kurt Cobain (a proposito del successo commerciale di Nevermind).

"L'abbiamo scritta insieme. Lui aveva quel riff di chitarra e io ho aggiunto il riff di basso, così è diventata una canzone con molto basso".
Krist Novoselic (a proposito di Dive, outtake di Nevermind pubblicata su Incesticide).

"Passai in un attimo da un impiegato alla Tower Records a trovarmi sistemato per il resto della vita. Uscii subito a comprare una pistola giocattolo e un Nintendo. Le cose che desideravo da ragazzo".  
Dave Grohl (a proposito dei soldi incassati con Nevermind).

"Ritengo che Nevermind abbia cambiato un bel po' di cose all'interno dell'industria musicale. Solo ora ci rendiamo conto che loro avevano qualcosa che a tutti gli altri mancava".
Butch Vig (a proposito di Nevermind).

Nevermind weekend

First of all ...

giovedì 22 settembre 2011

Rapid Eye Movement

"To our Fans and Friends: As R.E.M., and as lifelong friends and co-conspirators, we have decided to call it a day as a band. We walk away with a great sense of gratitude, of finality, and of astonishment at all we have accomplished. To anyone who ever felt touched by our music, our deepest thanks for listening." R.E.M.

martedì 20 settembre 2011

PJ20

Debutta stasera il film Pearl Jam Twenty, di Cameron Crowe.
Al cinema, qualche posto libero ancora si trova ...
Nel video qui sotto le sessioni per il Monkeywrench Radio di Seattle nel 1998.



(Tratto dal web site Grantland)

mercoledì 14 settembre 2011

Intervista a Ezio Guaitamacchi autore di Delitti Rock, da lunedì 19 su Rai 2


Pubblicato l’anno scorso per le edizioni Arcana, il libro Delitti Rock di Ezio Guaitamacchi diventa un programma televisivo. Dieci gli appuntamenti che Rai 2 trasmetterà dal 19 settembre, ogni lunedì alle 23.30, basandosi sull’opera dello scrittore e direttore di Jam, nota rivista musicale.
Delitti Rock proporrà le storie di artisti rimasti “per sempre giovani”, scomparsi in luoghi ed epoche diverse, in contesti opposti o che presentano curiosi intrecci. Si produrranno interviste esclusive e filmati d’epoca di fuoriclasse accomunati da un’esistenza breve ma geniale.
In studio, l’attore Massimo Ghini esporrà con fluidità narrativa le vicende di John Lennon, Michael Jackson & Elvis Presley (una sorta di puntata doppia), Jim Morrison, Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Sid Vicious (Sid & Nancy), Brian Jones, Janis Joplin, Luigi Tenco (unico “delitto rock” italiano) e Amy Winehouse. Miti del rock (e non solo) che, molto spesso, sono scomparsi alimentando un fitto alone di mistero. Previste anche riprese esterne, in un viaggio che farà tappa allo Strawberry Field Memorial di New York, intitolato a Lennon, e al monumentale Père-Lachaise di Parigi, dove riposa Morrison.
A pochi giorni dall’inizio della serie televisiva abbiamo raggiunto telefonicamente Guaitamacchi, che ha palesato la sua sconfinata passione per il giornalismo musicale e ha riepilogato il lavoro alla base del progetto, non lesinando anticipazioni sui singoli Delitti Rock.

Ezio Guaitamacchi: «Ho raccolto circa 50 interviste, molte esclusive, tra New York, Londra, Seattle, San Francisco, Los Angeles, Parigi e in giro per la Liguria. Da alcune emergono elementi e circostanze che fanno pensare che le cose non sono andate proprio nel modo che conosciamo: a volte cambia poco nella dimensione dell’artista, a volte molto.
Se si scopre che, ad esempio, Kurt Cobain non si è suicidato ma è stato ucciso o che Tenco non si è suicidato ma è stato ucciso, anche le canzoni posso assumere un significato diverso. Oppure se si dovesse scoprire che Brian Jones è stato ammazzato e non è annegato fortuitamente, la sua figura dovrebbe essere rivaluta o presa in considerazione in maniera differente. L’obiettivo prefissato era quello di raccontare alcune storie al di là della tragicità dell’evento. Proprio come diceva Jimi Hendrix: “muore l’artista ma la musica resta viva”
».

Altre interessanti anticipazioni sulla trasmissione sono su LSDmagazine

martedì 13 settembre 2011

Tom "Nightwatchman" Morello - It Begins Tonight

Nuovo singolo di Tom "Nightwatchman" Morello in free download.
Si chiama It Begins Tonight ed è tratto da World Wide Rebel Songs, album elettrico pubblicato il 30 agosto.
Il fuoco c'è, ma solo nell'orribile copertina.
World Wide Rebel Songs esce dopo due solo acoustic record decisamente deboli (One Man Revolution e The Fabled City) e dopo l'inefficace side project degli Street Sweeper Social Club.
Il comitato per la "rifondazione dei Rage Against The Machine" auspica una rapida liberazione del microfono ostaggio nelle grinfie di Tom: il chitarrista farebbe bene a tornare nei ranghi con i compagni.

martedì 6 settembre 2011

In Vino Veritas - demoDé

Un album pensato, scritto e realizzato di getto che si tramuta in una sorta di never ending record. I componenti del gruppo In Vino Veritas lo definiscono un disco “sofferto” e “sommerso”. Già perché, inizialmente, demoDé doveva essere un demo (ecco il perché del “sommerso”) capace di rappresentare la musica della band lombarda. La gestazione, invece, è stata ben più lunga del previsto (ecco il perché del “sofferto”). Alle prime composizioni se ne sono aggiunte altre e così Edoardo Favrin (chitarra acustica e voce), Gianmarco Sgroi (piano, synth e voce), Stefano Giani (chitarra elettrica e basso) e Alberto Villa (batteria e basso) hanno coinvolto altri musicisti per rifinire un personale collage musicale di inizio decennio.

Gli In Vino Veritas, un nome un destino, annunciano di volersi esprimere “esplorando il delicato connubio tra calici e note, che porta alla genesi della musica psychetilica”. E davvero sembra
psychetilico” questo demoDé: ogni sorso libera bouquet diversi. Si crea così quel connubio che per più di un’ora mesce generi e stili. Alla ritmata apertura di D+, brano vivace e orecchiabile, fa da contrappunto l’esotismo velato di malinconia che pervade Nu Bossa.
Per un pugno di Euri ha nel titolo il suo abstract. E’ un pezzo che parla senza l’ausilio delle parole. Evoca nel nome i western di Sergio Leone e nell’arrangiamento la musica del Maestro Morricone. Solo che qui il duello non è tra banditi senza scrupoli, più che altro risulta una contesa ad armi impari tra una generazione costretta al vassallaggio e nuovi sprezzanti feudatari.
Settembre, periodo di cambiamenti, di commiati e perché no di vendemmia. I grappoli raccolti sono amari come il fallimento palesato nel testo. Ad esacerbare i toni, il violino di Fulvio A.T. Renzi che svetta sul finale in crescendo.
Le diverse forme artistiche incluse in demoDé si contrappongono di continuo come nel caso de La Banana Flambè, rapido divertissement in simil rock’n’roll, e i due volti di MotorSmashingPsychoPumpkins, slam nel primo tempo, strumentale nella reprise connotata dall’inconsueto uso del didjeridoo di Giacomo Fusi.

demoDé riesce nel primario intento di non delinearsi quale album che deve piacere a tutti i costi. Gli In Vino Veritas – per restare in tema enologico-musicale – alternano alla ricercatezza dei vini più nobili l’asprezza di quello giovane. Questa autoproduzione è senza ombra di dubbio un buon punto di partenza per futuri lavori similmente originali ma più coinvolgenti.

Myspace della band.

venerdì 2 settembre 2011

Wolfgang Shock - Viola

Viola è il punto di vista disilluso, sarcastico e per nulla compiacente dei Wolfgang Shock. La band abruzzese cattura input dall’attualità, ammucchia ed elabora la cruda autenticità e spesso evidenzia la poesia celata dietro gesti quotidiani. La musica si esprime attraverso passaggi rock, solo a tratti si sollazza nel pop, e in rari momenti apre parentesi acustiche per sottolineare liriche di peso: un dardo proiettato al cuore insensibile di una società dalle tendenze egocentriche e dai caratteri decadenti.

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giovedì 1 settembre 2011

Reeve Carney sarà Jeff Buckley, ma solo al cinema

Reeve Carney è un cantautore, ma fa l’attore a Broadway. Attualmente veste i panni di Peter Parker in Spiderman: Turn off the Dark, musical sulla vita dell’acrobatico supereroe Marvel. Per l’occasione, Carney non si è limitato a recitare ma ha anche interpretato alcuni brani inclusi nella colonna sonora dello show. Per Rise Above 1, addirittura, è stato affiancato dalle rockstar Bono e The Edge degli U2.
Carney non è un absolute beginner. A suo nome ha già pubblicato alcuni album mettendosi in mostra come cantante e chitarrista. Alla recitazione, dunque, il ventottenne americano aggiunge una buona attitudine musicale e una certa somiglianza fisica che sembra giustificare l'assegnazione di un ruolo cinematografico di grande fascino: quello di Jeff Buckley.

La notizia è stata pubblicata pochi giorni fa sul web site dedicato a Jeff che indica Carney quale protagonista per la pellicola sul musicista annegato 14 anni fa in un affluente del Missisippi. Fulminante, misteriosa ed entusiasmante, la carriera di Jeff Buckley invoglia ad eternare una storia che per unicità e grandezza offre spunti adeguati ad un biopic - si spera - ben realizzato. Il percorso di vita di Buckley è stato segnato dalla passione per un’arte che primeggiava su tutto. Jeff era solito asserire: “Sono stato conquistato dalla musica quando ero adolescente ... È stata mia madre, mio padre, il mio gioco, il mio giocattolo. La parte migliore della mia vita”.
Il film non ha, al momento, un titolo: si sa, però, che la regia è stata affidata a Jake Scott, autore di noti videoclip musicali nonché figlio del navigato Ridley. Grazie alla vigile produzione esecutiva di Mary Guibert, madre e curatrice delle pubblicazioni postume di Jeff, il film-maker avrà il privilegio di disporre della, sia pur stringata, opera omnia di Buckley e di un ampio archivio privato (diari, lettere e disegni autografi). Verrà anche valutata l’ipotesi di rapportare la sceneggiatura a quanto narrato nel libro di David Browne “Dream Brother. Vita e musica di Jeff e Tim Buckley”.

Jeff Buckley - Lover, You Should've Come Over